I cookies si trovano anche nella nostra mente

conosci

Se chiedi a qualsiasi espertone, cosa sono i cookies e dove si trovano, ti diranno che i cookies “sono comunemente usati per memorizzare le ricerche di navigazione degli utenti (fonte wikipedia)”, e che minacciano anche la nostra privacy, perchè servono a far sapere i fatti nostri a coloro che ci guidano nelle ricerche.

 

Cosi se per puro caso hai voluto vedere qualcosa che ti sta sulle scatole (il nemico si combatte meglio se lo conosci a fondo…), grazie al cookie,  è da quel momento che te lo propina in tutte le minestre, e in tutti i siti che navigherai da quel momento in poi. Se odi andare al mare, e hai digitato per esempio “andare al mare”, da quel momento ti proporrà viaggi, vacanze e quant’altro sul mare, e sarai costretto a sorbirti tutte le località che probabilmente odi… E se fosse solo per il mare passi, ma ho scoperto mio malgrado, che lo fa soprattutto Facebook, se inavvertitamente parli di una persona che non ti sta particolarmente simpatica, ma magari parlandone col tuo miglior amico, in chat PRIVATA, magari dicendogli quanto non lo sopporti e “che per fortuna non lo hai fra le amicizie”, se ti sfugge di dire nome e cognome, ecco che facebook da quel preciso istante te lo propinerà fra le persone che potresti conoscere!! Ma come? Faccio tanto per evitarlo, e tu Facebook, me lo propini con, magari il suo “bel faccione”, in primo piano? Va bene, è vero, hai messo una crocetta, sulla foto, in alto a destra, che così comunichi a Facebook che non lo vuoi assolutamente conoscere, va bene, ma intanto per qualche dannato minuto, me lo hai riportato alla mente! Ma quello che ho scoperto ultimamente è ancora più allucinante! I cookies non stanno solo nel computer, ma ormai li mettono anche nella nostra mente! Mi è successo veramente, che tra le persone da poter conoscere, è venuta fuori una persona alla quale ci avevo solo pensato nella mia mente, mai parlato con nessuno! Sarà stato un caso, ma il dubbio che “‘sto coso” che ho davanti possa leggermi anche nella mente, mi rimane.

Il consiglio è che soprattutto se siete su Facebook, non parlate mai di persone che non volete trovare, e non pensatele nemmeno… non si sa mai!

 

 

Howto:// Riparare boot di Windows 8/10 con codice errore 0xc0000225 winload.efi

err225Se all’avvio di Windows 8 o Windows 10 compare un messaggio di errore che non permette di caricare il sistema operativo, controllate il codice di errore, se è il codice 0xc0000225 allora ecco la soluzione.

E’ necessario avere un cd di avvio, o una penna usb con sistema operativo, con windows 8 o 10.

Per avviarlo da usb/dvd probabilmente dovrete modificare il boot di avvio sul bios del computer, o molto più facilmente verificare se in fase di accensione vi propone F9 select boot order, o similare, che vi permetta di selezionare la periferica di avvio.

Una volta avviato, scegliere la voce ripristina, e poi opzioni avanzate, dove vi darà la possibilità di avviare il prompt dei comandi.

A questo punto si avvierà Prompt dei comandi, una sorta di Ms-Dos per nostalgici come me, che vi permetterà di utilizzare i comandi per ripristinare il sistema operativo.

dp01Prima al prompt dei comandi digitate:

diskpart

 

 

 

dp02dopo digitate

list volume

 

 

 

dp03A questo punto dovete selezionare la partizione fat32 o solitamente la partizione piu piccola (quella da 100 mb solitamente) tramite il comando:
select volume=2

e poi digitate: assign letter=w

 

dp04A questo punto potete uscire da diskpart digitando semplicemente

exit

e tornerete al prompt dei comandi e qui dovrete digitare:

bcdboot c:\Windows /s w: /f uefi

 

A questo punto digitate nuovamente exit per uscire dal prompt dei comandi e uscite dalla console di ripristino di windows 8/10 e riavviate il computer, ed il computer sarà di nuovo operativo.

 

 

 

 

 

Software// Come accoppiare un computer/tablet a YouTube, sulla TV

youtube

Vuoi vedere i video di youtube sulla tv, comandandoli dal tuo computer, o dal tuo tablet?

Puoi farlo con youtube pair, che ti permetterà, comodamente seduto in poltrona, di selezionare i video di youtube preferiti, guardandoli in TV, e utilizzando il notebook o il tablet come telecomando!

Come fare?

 

Vediamo quello che occorre:

smart

Un computer o un tablet o uno smartphone (Ios o Android);

una Tv Smart connessa alla stessa rete;

o in alternativa:

chiavetta Chromecast,

uno stick computer,

lettore DVD/Bluray di ultima generazione connesso alle rete internet di casa;

qualsiasi dispositivo abbiate a disposizione, è fondamentale che contenga l’applicazione Youtube.

chromecast1

Lanciate l’applicazione Youtube sulla Tv Smart (o dispositivo alternativo), e poi andate sulle Impostazioni e scorrete le voci fino a trovare “Accoppia Dispositivo”.

 

 

 

pair

 

Il programma visualizzerà il codice per accoppiare la tv al computer.

 

 

Col computer andate alla pagina www.youtube.com/pair e inserite il codice fornito dalla TV.

Se avete Android o IOS (Ipad) lanciate l’applicazione Youtube (se “stranamente” non l’avete, scaricatela dal relativo Store), andate su Impostazioni, poi TV connesse e inserite il codice di accoppiamento.

this

 

Da questo momento qualsiasi video che selezionerete dal  computer, sarà visto anche sulla TV, nel caso non dovesse succedere, controllate sul computer il tasto di controllo dell’accoppiamento.

 

 

Buona Visione!

 

Nuovo ransomware-cryptolocker finge di essere Google Chrome!

chromeiconimages

Lui non c’entra ma il temibilissimo virus cryptolocker, quello che vi imprigiona le immagini, i testi, i file excel, i pdf, con una chiave di protezione impenetrabile, adesso si presenta come un semplice file di installazione di un finto browser, Chrome per l’appunto, e invece di installare questo ottimo browser, in realtà  vi “rapisce” i vostri dati e chiede anche un riscatto per liberarli. Vale il discorso che abbiamo fatto nel precedente articolo, solo che questa volta si presenta in maniera ancor più subdola, facendosi passare per un innocuo navigatore… Occhio per tanto a ciò che vi viene inviato via posta soprattutto, ma anche a cosa andate a “cliccare” nei vari siti che incontrate durante la navigazione. L’allegato incriminato è un file eseguibile, chrome.exe, ma probabile che si presenti anche con nomi diversi.

Per chi non lo avesse letto, ecco il precedente articolo su Cryptolocker:

Sicurezza Informatica: come difendersi da Cryptolocker

 

 

Web – Scoprire come è realizzato un sito

WordpressJoomlaMagentoSpesso è necessario sapere con quale strumento è realizzato un sito, o anche per sola curiosità, analizzare le statistiche del traffico, il tipo di server utilizzato e altre curiosità.

Per poter avere tutte queste informazioni basta andare a questo indirizzo:

http://builtwith.com/

Basterà inserire l’url del sito che interessa analizzare e builtwith ve li sfornerà tutti.

 

Potrai vedere se usa Joomla piuttosto che Magento o WordPress, che server usa, quali plugin, e altre informazioni tecniche che potrebbero interessarti.

Con Builtwith potrai conoscere: web servers, i software di analisi usati, i widget,  il tipo di framework utilizzato, informazioni sul codice e sui feed.

Ottimo strumento per professionisti e soli curiosi.

Un altro sito molto interessante che scopre di tutto e di piu’ sui siti realizzati in WP è:

http://whatwpthemeisthat.com/

e devo dire che è molto esaustivo. Da provare!

 

 

 

Hardware: i “mal di testa” del tuo computer fisso

schermo-nero1Una delle situazioni piu tipiche del tuo computer fisso (ma ahimè accade anche con i portatili), è che li lasci bene il giorno prima e li trovi morti la mattina dopo. Tipico mal di testa dei computer.

La situazione è quella tipica di tentativo di accensione e schermo nero.

Ci possono essere varie cause.

 

 

 

1) Alimentatore

Se non vedete accendersi alcuna spia, o è lui o è il maledetto cavo di alimentazione che si è staccato dalla vetusta “ciabatta”. Sarà banale ma il piu delle volte è la spina che va risistemata nella presa. Penserete: ma dai! Eppure è cosi, (ricordo ancora come oggi quando 20 anni fa mi dissero: “Scusi ho il mio Olivetti M240 che non si accende! – “Ha messo la spina nella presa?” – risposta “Quale spina?”…).

Molto spesso trattasi di un semplice malore del cavo, facilmente risolvibile togliendo e rimettendo il cavo sia dal lato presa che dal lato alimentatore. Se non dovesse accendersi, se ne avete un altro, provate a sostituire il cavo di alimentazione, anche quelli si deteriorano, e se avete qualche animale in casa, è facile che lo abbiano anche rosicchiato. Se non dovesse accendersi ancora, e allora la causa al 99% è lui, l’alimentatore, se non avete dimistichezza… chiamate un tecnico.

2) La spia Power si accende ma lo schermo rimane nero.

Adesso le ipotesi diventano molteplici.

Se non viene emesso nessun beep, la scheda madre, ovvero quella dove poggiano tutte le schede e memorie, non parte affatto, magari avvia le ventole di raffreddamento del processore ma non fa fare altro.

Come procedere? In questi casi si puo’ trattare del classico”falso contatto”, ovvero polvere o chissà quale altra diavoleria, incluso qualche vostro nemico che si è introdotto nello “scatolotto”, che fa stare il vostro computer in una specie di letargo. Spegnete il computer, meglio se togliete proprio l’alimentazione. Aprite il vostro back-cas1computer, di solito molto semplice da aprire, basta svitare 2 viti e il coperchio viene via. Attenzione, solitamente i “case/scatolotti” hanno due lati dove è possibile svitare, come da foto svitate il lato opposto a quello dove connettete le periferiche, nel caso specifico quello di destra. Aprendo, se avete a disposizione un aspirapolvere, fate un po di pulizia, selezionando però una velocità bassa, o potrebbe catturare anche dei componenti piccoli come i dip-switch! Dopo questa operazione, l’operazione piu semplice da fare è quella di spingere schede e componenti, e dando una leggera pressione alla scheda che trovate sul fondo, richiudete e provate a riavviare.
Molto spesso questa semplice operazione, risolve il problema, ma se continuasse a non partire, in questo caso è necessario che abbiate una certa conoscenza tecnica, provate a smontare e rimontare ram e schede accessorie, montate sulla scheda madre. Mentre il primo tentativo potrete eseguirlo anche senza alcuna esperienza, (facendo attenzione a non esercitare una pressione dei componenti da spaccarli!), il secondo, se non lo avete mai fatto, è consigliabile farlo fare da un tecnico.

3) La spia Power si accende, schermo rimane nero, sentite dei “beep” acustici.

99% dei casi o è la scheda video o sono le ram. Nel caso di scheda video, in alcuni rari casi, basterebbe aprire il computer come descritto sopra, e provare o a togliere e rimettere la scheda video, o solo premendo la scheda video affinché sia ben attaccata alla scheda madre.  Se la pressione della scheda video non risolve… chiamate il tecnico.

L’ 1% riguarda altri problemi alla scheda madre, di difficile soluzione. Teoricamente i beep emessi, seguono un determinato criterio, dal numero di beep che sentite, e in base al produttore della scheda madre, il numero di beep vi potrebbe indicare il componente o difettoso o non agganciato correttamente.

Se avete una certa manualità con le schede, potreste trovare l’operazione, anche semplice, se non avete alcuna esperienza.. come dicono nel wrestling, DONT’T TRY THIS AT HOME, non provatelo a casa!

 

Th3 D3f4ult

Musica- GLi U2 con gli Eagles of Death Metal tornano a suonare a Parigi

 

 Dopo i tragici avvenimenti del 13 novembre 2015, gli U2 hanno “recuperato” la data, saltata a causa dei purtroppo noti avvenimenti. Con loro il gruppo degli Eagles of Death Metal, che hanno vissuto in prima persona la tragedia, riuscendo fortunatamente a salvarsi.

Momento intenso del concerto, che potrete rivivere grazie a questo video pubblicato su youtube.

Sicurezza Informatica: come difendersi da Cryptolocker

sicurezza-informatica
P
urtroppo, se un giorno vi accorgeste che i vostri file di word excel e pdf, invece della tipica icona, avessero uno spazio vuoto, allora potreste avere a che fare, purtroppo con Cryptolocker….

 

La criptazione in se non è un virus, ma un sistema di protezione dei dati, che quando fatto di propria volontà, rappresenta una barriera supersicura, per proteggere i vostri dati personali,  anche perche scegliete voi la superpassword, che vi proteggerà.

Il problema è:

  1. quando la sceglie un altro al posto vostro;
  2. inizia il processo rendendo di fatto, I VOSTRI FILE, inutilizzabili;
  3. alla fine si complimenta pure perchè ha finito il processo di criptatura dei file;
  4. si, però se li rivolete, dovete dargli SOLDI!

In giro, in rete si trovano pseudo-soluzioni, però ahime non molto funzionanti, o addirittura con dei link che pero nel frattempo sono stati eliminati, o ancora, trattasi di soluzioni per versioni di crypto di diversi anni fa, e per tanto non validi per le versioni ultime di questo “virus-programma”.

Una delle domande che mi si rivolge spesso è: “Ma non ho fatto nulla, come mai è entrato?”

Sul “non ho fatto nulla”… parliamone… purtroppo forse non di vostra volontà, magari manco ve ne siete accorti, quando avete cliccato su quel banner che pubblicizzava un sedicente programma che velocizzava il vostro computer, o che essendo il milionesimo cliente vi regalava un iphone, o purtroppo se avete creduto alla vincita di una lotteria via mail, o temendo guai, avete aperto una mail dalla sedicente Equitalia, che pero’ non era lei…

E patatrack, il programma di Cryptatura è bello avviato, magari con un antivirus a pagamento qualcosa si poteva fare, ma visto che si spende piu volentieri 30 euro per una pizza che per un antivirus professionale….

E allora cosa fare? Se vi accorgete sulle prime battute, che i vostri file si stanno man mano “sbiancando”, e al posto delle classiche icone di word excel e pdf, vedete una icona bianca, e il file rinominato “.ccc” “.cry” o altro….

DOVETE IMMEDIATAMENTE SPEGNERE IL COMPUTER, E NON TOCCARLO PIU'”

Ogni secondo che passa è un file che muore, i piu fortunati son riusciti a salvarsi perche hanno spento il pc immediatamente. Con un nuovo hard disk, installazione pulita di windows, e riversamento dati dall’altro hard disk ormai attaccato da crypto, ritornate in possesso di una parte di dati.

Ma come difendersi da crypto? Un trucco sta.

Esaminiamo come lavora Crypto. Appena entra in azione,  cryptolocker esamina l’hard disk locale, e in ordine alfabetico comincia a criptare le cartelle. Chi ha una cartella dati nel C: purtroppo corre seri rischi che perda i suoi dati, mettiamo che la cartella si chiami “Dati Ufficio”, considerando che con la A B C non saranno molte le cartelle, allora la vostra amata cartella dati sarà ben presto attaccata. Come sfruttare allora questa caratteristica?

Mettete la vostra cartella dati magari o sul Desktop o nella cartella documenti, poi per salvarvi da Crypto, dovete offrirgli prima un “intrattieni”, ovvero una cartella con cui fargli perder tempo, sperando che ve ne accorgiate in tempo. Allora create una cartella sul C:, che si chiami con iniziale A, Astudio, Adati, quello che desiderate, e poi imbottitelo di file word excel pdf che non vi servono, (o magari decine di copie dello stesso file, o la copia dei dati),

in questo modo prima di arrivare alla vostra vera cartella, ne perderà di tempo, e magari voi vi accorgerete della sua presenza. Ma quali sono i segnali di presenza di Crypto?

SEGNALI DI PRESENZA DI CRYPTOLOCKER

  1. spia dell’hard disk in costante attività, anche se non fate nulla;
  2. trucchetto: mettete un file di word, che non vi serve, basta anche un file con la scritta Test e poi salvatela nella cartella principale di C:\ e controllate sempre che ci sia l’icona di word su quel file, magari vi fate un collegamento sul desktop di quel file, e ogni tanto controllate che l’icona word sia sempre ben visibile.
  3. lo so, è scocciante, ma nelle pause un controllo di 10 secondi , per stare piu tranquilli ne val la pena…
  4. FATE TANTI MA TANTI MA TANTI, BACKUP, copiate i vostri dati anche giornalmente, su hard disk esterni
  5. importante, i dischi esterni non lasciateli collegati, o crypto attaccherà anche quelli…

 

Molta attenzione  perchè se entra nel computer, produrrà gravi danni.

Th3D3f4ult

 

Web: Siti e-commerce: miti e favole metropolitane

ecom

Con la crisi, una delle frasi più ricorrenti è: “Non possiamo aprire un sito di vendite on-line? Va cosi di moda, ho visto che quel sito ha una marea di vendite, e un amico mio ha detto che ormai è seduto in poltrona aspettando solo di incassare. Mi apro un sito e-commerce!”.

E di altre corbellerie dette, ce ne sarebbero ancora, ma fermiamoci qui.

Intanto non voglio dire che un sito e-commerce sia inutile, che non si venda, assolutamente no, però purtroppo, la maggior parte pensa che con pochi investimenti riuscirà a fare soldi stando in poltrona….

  1. “sito e-commerce, magari un free o magari vabe’ dai la 100 euro posso pure spenderla…”
  2. “che ci vuole a caricare un articolo, un copia e incolla dal mio gestionale…”
  3. “appena uno cerca “mozzarella”, io che ho la migliore, devo comparire subito al primo posto, e ci devo stare sempre io”
  4. “io in poltrona aspetto solo che mi paghino, tramite carta di credito…”

Se vivessi ai tempi di Adamo ed Eva, be forse si, potrebbe pure accadere…

Mi spiace dirlo, ma le cose non stanno proprio cosi. Se vuoi un e-commerce serio, intanto bisogna realizzarlo con strumenti professionali, che ti cautelino da attacchi di hacker, che gestiscano le transazioni finanziarie in sicurezza, visto che sul tuo sito transiteranno numeri di carta di credito e pin relativi, hosting serio che non vada in tilt, interfaccia accattivante. E tutto questo non è free…

Ma una volta fatto, hai poi delle persone che giornalmente possano seguirlo? A parte il caricamento degli articoli, che, pagando a parte, te lo può fare sempre chi ti realizza il sito, ma dopo, devi avere del personale all’interno della tua azienda che lo seguano, per le promozioni, le variazioni, le offerte, per seguire gli ordini ed eseguire eventuali spedizioni! La merce venduta non esce da sola…

Ecco. La merce venduta. Davvero speri che sia finito? Ora che hai un e-commerce tecnicamente valido, arriva il bello.

Veramente non crederai che il giorno dopo, scrivendo il nome del tuo prodotto, risulterai il primo della lista…

Ti faccio un esempio: se vendi smartphone, per esempio gli iPhone, se su google metti iPhone, ti rispondera che ci sono circa 589 milioni di pagine che lo contengono, hai 1/589000000 di possibilità….

Se mettono il tuo nome allora hai qualche possibilità in più, ma lo conoscono il tuo nome?

No, e quindi come vedi, non è finita. Oltre a tutto quello che ti ho detto, devi prevedere costi anche per indicizzazione del sito (famigerato SEO), campagne pubblicitarie su Google, Facebook e quant’altro, e non solo una volta, ma ciclicamente.

In definitiva, il sito e-commerce richiede capitali e impegno, la sicurezza che ti dia frutti non è data, ma aprirsi un e-commerce senza questi passaggi, è assolutamente inutile.